E' nata Anna Racconti del Parto #5


Il papà di Anna mi ha inviato questo emozionante racconto sulla nascita della sua bambina.
Ciao a tutti, sono Anna, sono la bambina di Paolo e Alessandra e sono arrivata qui, nell'universo/gruppo locale/via lattea/sistema solare/pianeta terra/regione geografica europa/nazione italia/regione liguria/città di genova, il 5 marzo 2010 alle ore 15 e un quarto, peso circa 3 chili.


Il nome che mamma e papà hanno scelto per me mi piace: è un nome biblico, deriva dall'ebraico Hannah che significa "colei che è piena di grazia". Ha la particolarità di essere palindromo (cioè è una sequenza di caratteri che, letta a rovescio, rimane identica). Per l'antico calendario lunare cinese, sono una tigre. Per l'astrologia occidentale sono del segno dei pesci.

Il viaggio per arrivare qui è andato tutto per il verso giusto e i genitori, visti dal vivo, mi sono subito piaciuti (speravo fossero solo un po' più giovani, la mamma è in forma, il babbo è un po' sovrappeso, ma adesso gliela farò fare io un bel po' di ginnastica...). Gli voglio comunque già tanto bene.

La mamma adesso si sta riposando e il papà, dopo tutte queste emozioni, è andato al bagno. Così allora io ne ho approfittato, ho preso il suo telefonino, mi sono creata una casella di e-mail su gmail (ve lo consiglio hai un sacco di gigabyte a disposizione), ci ho copiato un bel po' di indirizzi presi dalle loro rubriche e ho deciso di inviare a tutti questo messaggio iniziale di saluto e di aiuto.

Mi spiego: nella pancia, ho sentito fare a quei due un sacco di discorsi sul biologico, sul naturale, sul fatto che è meglio, quando sarò più grande di non farmi guardare mai o al limite poco poco poco la televisione (il papà, addirittura, toglierebbe l'unica che hanno!).

Discorsi su una strana culla prodotta nei paesi bassi che mi aspetta appesa al soffitto come se fosse un lampadario, su un affare che si chiama sacco nanna e che serve a evitare di scoprirmi o coprirmi troppo mentre dormo, su un bagnetto che è praticamente come un secchio per lavare i pavimenti, su un certo tipo di massaggio tradizionale indiano detto shantala che fa bene ai bambini (si sono comprati pure un libro per cercare di farmelo bene, spero lo capiscano...).

Discorsi su una fascia tedesca di stoffa stretta stretta e lunga lunga lunga (ho sentito che parlavano addirittura di più di cinque metri!) nella quale stringendomi forte a loro mi porteranno in giro come fanno nei paesi africani e nei paesi del sud del mondo, sull'idea che vorrebbero evitarmi fin da subito l'uso dei pannolini (è un sistema che nei paesi poveri viene usato e funziona senza alcun problema. Qui da noi, che diamo nomi strani anche alle cose semplici, lo chiamano elimination communication...).

Discorsi sulle proprietà quasi magiche del vello d'agnello che hanno messo dentro la culla, su un certo comitato (dovrebbe chiamarsi, se ho compreso bene, comilva) che è stato creato per la libera scelta sulle vaccinazioni obbligatorie dei bambini, sulle posatine di argento puro che mi aiuteranno, quando comincerò a mangiare cibo come i grandi, a rendermi più forte e resistente (parlavano anche dell'argento colloidale-ionico, come del migliore antibiotico naturale completamente dimenticato. Papà ha addirittura comprato un apparecchio speciale per produrlo in casa!), delle incredibili proprietà della vitamina C (anche per i bambini piccoli piccoli) e poi parlavano di tante, tante altre cose (non mi ricordo tutto ne hanno dette così tante) tutte un po' strane anche se fino a quando sono stata da sola nella pancia della mamma mi sembrava comunque tutto a posto.

I dubbi mi sono venuti qui in ospedale comunicando con gli altri neonati: loro mi hanno detto, praticamente tutti, che, dalle pancie delle loro mamme, sentivano discorsi molto diversi, tipo sui pannolini Pampers o forse erano gli Huggins, sul passeggino tris che è così comodo, sul latte artificiale che i dottori stanno tornando di nuovo a vendere, sul campionato di calcio, che è lungo e che quest'anno sarà proprio dura, sugli antibiotici che sono il rimedio a tutto, sul dormire da soli fin da subito, sulle posatine in silicone di whinny the pooh, sui prodotti della Plasmon, sull'appuntamento per il vaccino praticamente già prenotato (parlano di uno esavalente/eptavalente: voi sapete mica esattamente che cosa vuol dire?), sulla culla bella statica e non appesa al soffitto come la mia!

Da questo confronto con gli altri mi è venuta un po' di preoccupazione sui miei genitori (che oltretutto a me, sentendoli parlare da dentro, sembravano anche normali...) e sopratutto la voglia di scrivere di questo loro differente approccio a voi che li conoscete sicuramente molto meglio di me. Da quello che avevo capito, la mamma è quasi normale (quasi perchè altrimenti il babbo non avrebbe avuto nessuna possibilità di sposarla), mentre il babbo mi da più da pensare, perchè ogni tanto sentivo che partiva proprio per la tangente, coinvolgendo la mamma, anche se poi, grazie alla sua pazienza e al buonsenso, dopo averlo fatto volare con la fantasia lo riprendeva e lo riportava di nuovo a terra. Voi, per favore, facendo finta di niente, venite ogni tanto (ma non troppo spesso perché così non date nell'occhio) a controllare se fanno tutto per bene. Magari li chiamate o gli scrivete ogni tanto e gliela buttate lì: chiedetegli come stanno, se riescono bene a gestirmi, se hanno dei problemi, se ce la fanno fisicamente.

Come sapete, non sono più tanto giovani, la mamma ha 38 anni il babbo 44 anche se, però, guardandoli bene negli occhi ho visto che hanno tanti buoni propositi e ho avuto la sensazione che ci metteranno molto impegno e tanta, tanta buona volontà. Mi hanno proprio voluta con loro e sono molto felici. Ho anche percepito che prima di me hanno perso per strada qualcosa di molto importante e questo non gli ha fatto bene. Quando a volte vi sono sembrati un po' scontrosi, perdonateli. Beh, però adesso è meglio che smetto di scrivere così mi riposo anche io e non mi faccio scoprire ad armeggiare di già col telefono (sono ancora piccola piccola). Comunque se mi rispondete, poi quando avrò tempo, mi farà piacere leggere cosa pensate di questi due, come vi sembrano e se avrete dei suggerimenti per renderli migliori. Scrivetemi, vi prometto che cercherò di fare del mio meglio per farli crescere. Magari facendo finta di niente, dei buoni consigli dateli anche a loro (però senza esagerare perchè mi sembrano due che non gradiscono avere troppa pressione addosso). Già che c'ero, mi sono scattata anche una foto e l'allego (scusatemi se non è venuta troppo bene, ma facendomela da sola è venuta un po' storta, questo strano telefono del babbo non ha nemmeno la doppia fotocamera e neppure il flash come invece hanno quelli dei genitori degli altri bambini solo che loro non sono ancora riusciti a connettersi a internet...).

Grazie a tutti per la comprensione, l'aiuto, la pazienza e l'amore che offrirete a me e ai miei genitori.

Ciao e a presto

Anna

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