La decrescita è elogio dell’ozio, della lentezza e della durata


Il movimento per la decrescita felice è stato fondato nel 2007, la decrescita "è la possibilità di realizzare un nuovo Rinascimento, che liberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ri-collochi l’economia nel suo ruolo di gestione della casa comune a tutte le specie viventi in modo che tutti i suoi inquilini possano viverci al meglio".

La decrescita è elogio dell’ozio, della lentezza e della durata, rispetto del passato, consapevolezza che non c’è progresso senza conservazione, indifferenza alle mode e all'effimero, attingere al sapere della tradizione, non identificare il nuovo col meglio, il vecchio col sorpassato, il progresso con una sequenza di cesure, la conservazione con la chiusura mentale; non chiamare consumatori gli acquirenti, perché lo scopo dell’acquistare non è il consumo ma l’uso; distinguere la qualità dalla quantità; desiderare la gioia e non il divertimento; valorizzare la dimensione spirituale e affettiva; collaborare invece di competere; sostituire il fare finalizzato a fare sempre di più con un fare bene finalizzato alla contemplazione.

Maurizio Pallante

http://www.decrescitafelice.it/

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