E' partito il conto alla rovescia per il Capodanno, come di tradizione il mondo si divide tra chi fa buoni propositi pensando al futuro, chi bilanci dell'anno appena trascorso, restando forse troppo attaccato al passato.
Voglio ancora una volta cambiare paradigma, cercando di provocare e spiazzare convenzioni e luoghi comuni, che sono le sabbie mobili della vita. Quelle paure che ci costringono ingabbiati dentro una palude mentale, a guardare al passato con rammarico e al futuro come un pericolo imminente.
Se c'è una cosa che detesto e che trovo inutile e dannosa per la nostra crescita personale, è l'errato significato che diamo in occidente alla speranza, nel senso di rassegnazione, "spero che in qualche modo la situazione migliori".
E così facendo e pensando ci affidiamo alla sorte, al caso, al fato, allontanandoci sempre di più dalla sorgente, dal centro che è dentro di noi connesso con tutto ciò che esiste.
C'è una famosa frase di Alan Kay in cui mi riconosco, forse perché preferisco vivere più possibile il presente:
"Il miglior modo per prevedere il futuro è inventarlo"
La vita è qui adesso, il passato è passato e il futuro mai nato, credere in se stessi è il più grande regalo che possiamo farci.
Così ho deciso, quest'anno non farò bilanci e nessun buon proposito, niente rimpianti o progetti futuri, per l'anno nuovo che è in arrivo auguro a me stessa e a tutti voi tanta serenità e tranquillità.
Felice Anno Nuovo
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