Wwworkers, come sopravvivere con un lavoro in rete


Giovedì 4 febbraio finalmente è uscito su Nova24 Il sole24ore l'articolo di Giampaolo Colletti "Valore aggiunto digitale, storie di artigiani con l'effetto rete".

L'articolo arriva dopo la puntata di Nòvalab24, la nuova trasmissione di Radio24 con Luca Tremolada, dedicata alle attività professionali, sul ruolo "imprenditoriale" sulla gestione del tempo e sul ruolo della rete, per il business e le relazioni professionali. I nuovi lavoratori web crescono. Ma il loro non è Made in Italy, forse hanno inventato il Live in Italy.

Chi sono e cosa fanno i wwworkers

Scrive Giampaolo Colletti, mi sono dato un anno di tempo per studiare il fenomeno, per definire i profili, per capire cosa sta accadendo. Lungo tutto il 2010 raccoglierò le storie di gente comune – lavoratori della porta accanto – divenuti per necessità o per piacere dei wwworkers. Questo termine, coniato qualche settimana fa, è frutto di una sintesi tra www (acronimo della rete) e workers (termine inglese che indica i lavoratori).

I wwworkers sono apparsi timidamente in Italia dallo scorso anno, anche a seguito della crisi che ha vissuto il mondo del lavoro. E c’è da giurarci si imporranno con il 2010. Razza in via di moltiplicazione, i wwworkers sono i profili dei nuovi lavoratori che hanno deciso di abbandonare il posto fisso e il lavoro dipendente (a tempo determinato o indeterminato) per imprenditorializzarsi, dare respiro alla propria passione di una vita facendola diventare una professione.

Una scelta impegnativa, spesso sofferta, ma che ora li pone alla ribalta, protagonisti del proprio percorso professionale. Hanno scommesso su loro stessi. Anche grazie anche alle nuove tecnologie.

La famiglia Migli Bertolucci sa bene cosa significa un lavoro itinerante, fatto di sveglie al sorgere del sole e di tanti chilometri macinati, anche nel freddo dell’inverno dell’appennino tosco-emiliano. Hanno girato per decenni in tanti mercati, fiere ed eventi di borgata. E’ una famiglia di artigiani itineranti che un bel giorno, però, ha deciso di parcheggiare il furgoncino e di accendere il computer.

Correva l’anno 2003 e di lì a poco sarebbero diventati antesignani wwworkers

Mamma Silvia – cinquantunenne appassionata di equitazione – l’intuizione l’ha avuta dal figliolo, all’epoca sedicenne. «Ci siamo avvicinati alla rete per caso. Non siamo nativi digitali», precisa Silvia. Oggi però grazie alle nuove tecnologie la famiglia Bertolucci gestisce un negozio online. E ai mercati frequentati un tempo dall’alba al tramonto ha sostituito la vita tranquilla delle verdi colline del Chianti.

E’ proprio da Tavarnelle in Val di Pesa, borgo in provincia di Firenze, che Silvia e suo marito propongono alla comunità di Internet prodotti fatti a mano in tessuti naturali e pula di farro bio. Cuscini per dormire e guanciali per l’allattamento. E le commesse non mancano. Anche dall’estero, Germania e Stati Uniti in testa. «Eseguiamo lavori personalizzati su ordinazione per centri yoga, benessere, termali, villaggi vacanze e agriturismi». Talento e nuove tecnologie mescolate al profumo del Chianti per questa famiglia di wwworkers.

La cura del dettaglio e il talento dell’artigianato arrivano direttamente a domicilio con un clic. Internet ha migliorato la vita della famiglia Migli Bertolucci, ma non ha sostituito l’originalità del prodotto. Precisa Silvia: «Nel nostro laboratorio gli articoli sono fatti interamente a mano in modelli unici».

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